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History of the manufacturer  

Parker (Radio Parker); Viareggio

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Both will display your name after an officer has activated your content, and will be displayed under «Further details ...» plus the text also in the forum.
Name: Parker (Radio Parker); Viareggio    (I)  
Abbreviation: parker
Products: Model types
Summary:

Ditta Parker Radio, Casella postale 82, Viareggio.

Vendita di componentistica e ricevitori, anche con proprio marchio (utilizzanti solitamente parti Romussi o Geloso).

History:

This manufacturer was suggested by Alessandro De Poi.


Some models:
Country Year Name 1st Tube Notes
50 Sconosciuto / Unknown [1] 6A8  Le parti meccaniche interne e la scala parlante recano il marchio "Romussi Radio Milano" (... 
50 Sconosciuto / Unknown [2] ECH42  OC in gamma unica da 20 a 50 mt. Pannello posteriore con intagliata la sigla "PRC&quo... 
50 140 UCH42  Marchio Romussi all'interno. 
55 130 UCH42   
50 Sconosciuto / Unknown [3] 6A8  Apparecchio molto similare al modello della Parker Italia in questa pagina, differisce da ... 
58 136 6BE6  Commutazione di banda laterale. 
55 RC513 ECH42   
57 R137 UCH81   
55 Sconosciuto / Unknown [4] UCH81  controllo volume/tono - commutatore gamme onda. 
49 CR140 ECH42  Esiste anche un molto simile mod. 140, ma con differenti valvole. 
55 Melodic Z-100? Z-10C? ECH42  Simile al modello RC513. 
57 138 UCH81   

[rmxhdet-en]

Further details for this manufacturer by the members (rmfiorg):

Stemma applicato dalla ditta "Radio Parker" sulle scale parlanti dei suoi radioricevitori.tbn_i_radio_parker.jpg
tbn_parker1large.jpg

Forum contributions about this manufacturer/brand
Parker (Radio Parker); Viareggio
Threads: 1 | Posts: 11
Hits: 6328     Replies: 10
Qualche informazione sul produttore "Radio Parker"?
Marco Gilardetti
16.Apr.07
  1

Cari amici, mi sono recentemente capitate tra le mani due radio marchiate "Radio Parker". Ne deduco che questo produttore dovesse avere un discreto mercato, almeno nell'ambito del triangolo industriale Torino-Milano-Genova, area nella quale con tutta probabilita' aveva sede anche la fabbrica.

Dallo stemma del produttore (la statua della liberta') credo si possa affermare che si tratti di un marchio nato sull'onda della Liberazione successiva alla seconda guerra mondiale, la cui produzione era basata (almeno inizialmente) su componentistica o su schemi di derivazione americana.

Purtroppo i modelli non recano ne un nome ne una sigla, il che rende problematica la loro identificazione e l'individuazione del relativo schemario.

Una radio monta quasi esclusivamente parti meccaniche marchiate "Romussi Radio Milano". Si tratta forse di kit di montaggio, simili a quelli della ditta Geloso? O forse "Radio Parker" e' tout-court il nome commerciale adottato dalla ditta Romussi per i suoi prodotti finiti?

Sono in procinto di caricare immagini e dati delle due radio, per cui se qualcuno fosse eventualemente in possesso di ulteriori informazioni sarebbe il momento migliore per dipanare gli ultimi dubbi.

Antonio Maida
13.May.07
  2 A quanto mi risulta la ditta Parker di Bologna, attiva dalla metà degli anni '50, costruiva ricevitori in scatola di montaggio e probabilmente montava componenti Geloso.
Mario Bermejo
13.May.07
  3

Caro Marco: my excuses for not replying to you in Italian, but although I can read it, my written skills are not so good.

I am including here two pictures showing two tuning capacitors of the brand "Parker" that are obviously from late 40's early 50's. For sure post-war.

 

The one on the left is the most modern. The one on the right has porcelain isolators for the stator, while the one on the left has pertinax ones, which means the one on the right is probably older. Here is a close up from the markings:

 

 

As you can see (I hope) , the one on the left is marked as "Made in Sweden" while thje other one is marked "Made in France"

This could possibly indicate two things: a) Parker was a large manufacturer with plants in Swden and France, and exporting to countries as far as Argentina or b) Parker was buying these parts from other suppliers and stamping his name on them, and these were exported afterwards.

No date or codes or any other information on these. Just what it is shown in the pictures

Adios

Mario

 

 

Marco Gilardetti
14.May.07
  4

Hello Mario! I don't know for sure, but theese VCs don't look manufactured by the brand "Radio Parker, Italy" but by the american (and eventually multinational) "Parker Mc Crory Mfg. Co. (USA)" manufacturer.

I believe that these two brands have nothing in common but the name.

You can take a look at the "Radio Parker" brand logo that I uploaded on the producer's page some weeks ago. The style looks significantly different.

Mario Bermejo
14.May.07
  5 I don't think these are Americans, but I could be wrong. The Parker Mccrory radio equipment you see here started to come a lot later and was labeled as "parmak" but will do some more research. I remember my grandfather using Parker brand and he used to say the company was Italian. FYI there were a lot of European radio equipment in those years in Argentina, especially after the war. Geloso was another giant supplier by the end of the 50's

Mario
Enrico Bonisolo
14.May.07
  6

Ciao Marco, nel lontano 1975 (cioè all'età di 11 anni) mi venne data la prima radio d'epoca della mia vita: si trattava appunto di una "radio Parker", ricordo distintamente l'emblema della statua della libertà. Montava la serie di valvole 6A8, 6K7, 6Q7, 6v6 e 5Y3; ricordo che era di dimensioni medie, con tre manopole sotto la scala parlante, mobile in radica e telaio interamente in alluminio.  I signori che me la regalarono mi dissero che era stata costruita da un radiotecnico del loro paese, Crescenzago, alle porte di Milano. Questo avvalorerebbe la tesi di apparecchio venduto in scatola di montaggio, o perlomeno anche sotto quella forma. Purtroppo non ho più quella radio, in quanto l'ho restituita revisionata e funzionante dopo una decina d'anni al figlio di quei signori che desiderava averla, come regalo di nozze. Comunque essendo stata la prima, mi è rimasta stampata nella memoria! (Anche il guasto principale che aveva, ovvero due elettrolitici a pacchetto GBC gialli esauriti, che da qualche parte conservo ancora tra i cimeli....!)

 

Marco Gilardetti
15.May.07
  7

Hello Mario. If your father said those components came from Italy, it is very likely that they actually were from "Radio Parker". What surprises me is that "Radio Parker" itself used components made by third-part maufacturers, which sounds absurd at this point. Very weird indeed!

Enrico, grazie per il tuo messaggio. La "prima" radio a valvole resta sempre nel cuore, anche quando poi, maturando esperienza, si scopre magari che era uno "scassone". Al cuore non si comanda... ;-) Peccato tu non sia piu' in possesso della radio, sarebbe interessante caricare anche quel modello, con qualche fotografia, per fare il confronto con i due modelli attualmente presenti!

Mario Bermejo
15.May.07
  8

Thanks Marco, I was discussing it with Bill Meacham yesterday, he told me Parker McCrory was too small as to have had operations in Sweden and France, so we can conclude it is not Parker McCrory but could be Radio Parker as you state. Perhaps they bough these from third party manufacturers and labeled Parker.

This is a very interesting subject. Will see what else can I find out.

"La "prima" radio a valvole resta sempre nel cuore"

This is so true!! I am lucky to have the first one I ever bought.. but I wish I could find one of the ones built by my grandfather.

Mario

 

Enrico Bonisolo
15.May.07
  9

Ciao Marco, ho visto le foto degli apparecchi, in effetti la mia non c'è: era decisamente più piccola e con solo 3 manopole, pur montando la stessa serie di valvole octal di una delle due.

Curiosamente posseggo una radio apparentemente identica appunto alla tua Parker con tubi octal dalla foto, la mia pero' è marchiata "Radio Fabbri". Ho visto tra l'altro che il produttore Radio Fabbri non esiste ancora in radiomuseum, vedro' di fotografarla ed inviare qualcosa, se ci riesco (sono un po' imbranato al PC!).

Guardando questa foto (nonchè la mia radio Fabbri) riconosco peraltro dalla disposizione dei componenti il classico telaio derivato dalla Geloso G57R anteguerra, telaio che ha contraddistinto la maggior parte delle radio assemblate da radiotecnici o prodotte da piccole ditte nel dopoguerra sia con componenti Geloso che con altri (anche la GBC e la Marcucci di Milano per esempio vendevano scatole di montaggio che erano praticamente cloni delle Geloso): ne ho viste decine tutte diverse, con mediefrequenze grandi o piccole, quadre o rotonde; con valvole americane, europee o metà e metà.   Una  addirittura  assemblata con parte dei componenti e delle valvole di origine ex militare... questa stravagante "mezza militarizzata" è stata la mia numero 2, ricevuta in regalo nel '75 subito dopo la parker: questa fortunatamente (nonostante i tarli che la trovano molto appetitosa) ce l'ho ancora ed ha per me un grande valore affettivo, anche se di scarso valore collezionistico. E' completamente senza nome: secondo la prozia che me la diede fu costruita da uno sconosciuto  radiotecnico di Arona subito dopo la guerra...  pensa che funziona ancora con buona sensibilità e con tutti i suoi componenti originali (esclusa la sola valvola 6K7 che era in origine una VT86 metallica U.S. Army, esauritissima!) 

Ciao! Enrico.  

Quando parlo di radio non smetterei mai   :)

Luca Guerra
11.Jun.07
  10 Salve marco, ho anche io una Parker in bakelite e come  te ero incuriosito dalla provenienza, un notissimo ed anziano restauratore di radio di  Faenza ha risolto l'arcano informandomi che si tratta appunto di una piccola azienda semi artigianale di Bologna  che ebbe vita dall' immediato dopoguerra sino alla fine dei 50 primi 60. Poi vicissidutine economiche costrinsero il titolare a chiudere.
Matteo Vannini
19.Jan.09
  11

Carissimo Marco,

                            Possiedo anche io una Parker ma conosco piuttosto bene la sua storia. Come diceva Antonio Maida molti dei componenti sono della Geloso. Questa radio è stata la radio dei miei genitori che si sposarono nel marzo del 1954. Fu fatta costruire da allievi di un istituto tcnico industriale e monta le valvole della serie Rimlock ECH42, EF41, EBC42, UL41, UY41. E' di plastica bianca con una forma simpatica. Sitratta della prima radio a valvole che ho visto e da piccolo mi piaceva guardare dietro le luci dell valvole...Il buongiorno si vede dal mattino.... e la prima radio a valvole resta sempre nel cuore...Ti confermo dunque il periodo del dopoguerra e suppongo pure che nella pletora di radio del dopoguerra ci fosse molta promiscuità... Credo che molti si siano ingegnati a farsi una radio in proprio. Possiedo almeno tre radio autocostruite del dopoguerra. Alcune ho la sensazione siano state fatte con materiali avanzati o di recupero della guerra (specialmente quelli che montano valvole della serie americana) anche perchè si trovano mescolate valvole a "boccione" serie G per intendersi con quelle metalliche della Sylvania o dell' RCA .                    

 

 
Parker (Radio Parker); Viareggio
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