Informazioni su Radiomuseum

Per l'appunto, c'è una grande quantità di pagine web di collezionisti e di forum, ma hanno un grande svantaggio: la ricerca e lo scambio di informazioni dettagliate diventano sempre più complessi e snervanti, e richiedono tempi irragionevoli.

Come è nato il museo virtuale?
In seguito a un inaspettato grande successo del libro «Radios von gestern» ("Radio di una volta" - prima edizione del 1989), ho dovuto ripubblicare due ulteriori edizioni (si guardino i commenti su www.amazon.de), e dopo aver ultimato la redazione di «Radiokatalog volume 1», ho deciso di pubblicare entrambi i libri su Internet prima di terminare il secondo volume, al fine di promuovere questo «libro di consultazione on- line» come punto d'incontro per tutti i collezionisti e gli appassionati.

Volevo evitare che i collezionisti facessero lo stesso lavoro per posti e fini diversi, all'insaputa l'uno dell'altro. Infatti si può già notare come ciò avvenga su Internet. Lo considero un penoso controsenso. Tenendo conto delle innumerevoli volte che sono stati digitalizzati (con lo scanner) gli 11 libri di schemi elettrici di Lange-Nowisch, cosa che richiede migliaia di ore di lavoro, per poi venir rappresentati con qualità differenti su CD o (in maniera parziale) sul web, lo spreco di tempo e di energia diventa chiaramente palese.

È ovvio come si possano raggiungere risultati di gran lunga migliori quando il lavoro è ben coordinato. Dapprima ho tentato di presentare la mia idea a una grande associazione, ma non ha mostrato alcun interesse. Pertanto ho lavorato a tempo pieno sin dal 1998 per realizzare questo progetto. Ho dovuto abituarmi ad accettare che solo un'unica persona può intraprendere questo grosso lavoro - qualcuno che sia un collezionista appassionato e interessato e che sia in possesso del tempo e del denaro necessari.

Oltre all'aiuto di società specializzate in software, è assolutamente necessario possedere un'ottima conoscenza di Internet, ottenuta all'inizio con duro lavoro. Ci sono voluti tre tentativi per trovare una società informatica che fosse in grado di realizzare (più o meno) i progetti che richiedevo. Però il software prodotto era un pasticcio. Non professionale, codice confusionale e non strutturato, incapace di identificare i motori di ricerca: questi erano solo i problemi più gravi. Poiché avevo esperienza nella fondazione e nella costituzione di una società di software, pensavo che l'era dello sviluppo di programmi amatoriali fosse finita. Ma mi sbagliavo; alla fine questa società è persino fallita. Ora abbiamo questa nuova soluzione.

Qual è lo scopo di questo sito?
Un'opera di consultazione come un libro - anche se in fogli sciolti - non può essere mai aggiornato. Da un lato quei lavori come «il primo radiocatalogo» (per i Paesi di lingua tedesca) possono contenere alcuni errori, dall'altro quasi ogni giorno si giunge a conoscenza di nuove realtà che non possono venir incluse nel libro. Di questi tempi, chi comincia a collezionare radio cercherà informazioni su Internet...

Il sito mira a diventare un museo virtuale comune e un «catalogo completo di radio». Abbiamo raggiunto questo obiettivo per gli Stati di lingua tedesca, eccetto per gli apparecchi domestici più recenti. Sto inizialmente elaborando questi modelli mancanti. Seguiranno i modelli di produttori europei più piccoli, insieme a ulteriori modelli americani. Ulteriori sviluppi dipenderanno dalla disponibilità da parte di altri collezionisti a inviare modelli aggiuntivi. A questo scopo, fornisco come standard un foglio Excel da compilare, con le istruzioni e la lista delle abbreviazioni.

Questo catalogo dà la possibilità ai collezionisti di cercare determinate quotazioni (prezzi per collezionista), informazioni dettagliate e pubblicità riguardanti uno specifico apparecchio. Pertanto vogliamo introdurre un mercatino economico - scambi e compravendite. Sarà inoltre nell'interesse dei collezionisti l'opportunità di mostrare la propria collezione. I soci più attivi l'hanno già fatto, inviando le immagini (nella pagina del modello). La prossima estate verranno ultimati i programmi per la presentazione delle collezioni.br>
La piattaforma in uso (dal 1999) per i testi è sfortunatamente molto complicata; verrà sostituita da un programma migliore, e conterrà pure una chat. Sarà integrato anche un server di posta elettronica, che permetterà di operare con nome@radiomuseum.org. La «lavagna» in uso per i testi è molto importante, dato che permette di conservare molti interessanti articoli, tratti dalle riviste dei club o da altre fonti o ancora non pubblicati. Questi articoli possono venir reperiti facilmente tramite motori di ricerca. Si possono trovare articoli dei nostri soci tra i primi risultati delle ricerche con «Google», se si cercano terminologie rare - si guardino ad esempio «AEG 709WK» o «Druckknopfabstimmung» o il nome di un autore come «Hermann Freudenberg» (il primo tra 5830 designazioni).

Iscrizione
Per evitare la diffusione nel sito di immagini e attività sbagliate, solo i soci registrati hanno la possibilità di inviare immagini. Il numero delle 3000 immagini del catalogo è stato ampiamente incrementato (> 100.000) grazie all'operato dei collezionisti, contando pure gli (46.000) schemi e le istruzioni per l'allineamento. Tutti i collezionisti interessati sono invitati a partecipare a queste attività, e a diventare un collaboratore, invece di rimanere solamente un visitatore. Questo aiuto è sempre benvenuto - anche se si tratta solamente di un commento su un modello.
Questa è la ragione per cui vogliamo identificare le persone, se non sono già soci di un'associazione avviata di collezionisti.

Chi non sarebbe contento di un buon suggerimento di un collezionista esperto? Il collezionismo, senza scambi reciproci, sarebbe un soggetto morto. Qui puoi mandare le tue osservazioni o le tue domande direttamente al modello di radio - qui troverai abbastanza gente che desidera rispondere alle tue domande. Ti è spesso dispiaciuto di non trovare un determinato interessante articolo di un vecchio periodico? Noi vogliamo conservare e pubblicare tali articoli. Ciò può essere ottenuto, però, solo con la collaborazione di persone da tutto il mondo. Al 2005, si sono iscritte 2500 persone di oltre 50 nazionalità. Sostenitrice di questa organizzazione è la «Fondazione del Museo Radio di Lucerna», fondata e finanziata da me stesso per assicurarmi che l'organizzazione perduri dopo che me ne sia andato. Sto cercando dei «funzionari» che abbiano piacere di ricoprire alcuni incarichi amministrativi - come per esempio il controllo e l'attivazione delle immagini e dei testi inviati dai membri. Questo lavoro sarebbe in una carica onorifica.

C'è molto lavoro da fare per raggiungere l'obiettivo. Mettiamoci sotto!

Lucerna, Svizzera, 11 Gennaio 2004, Ernst Erb (HB9RXQ, EA8BGN)

Traduzione: Alessandro De Poi.