Trasmissione di immagini.

ID: 564347
Questo articolo si riferisce al paese: Allo stato

Trasmissione di immagini. 
17.Feb.22 12:37
692

Pier Antonio Aluffi (I)
Articoli: 74
Nr. ringraziamenti: 2
Pier Antonio Aluffi

Trasmissione delle immagini

Alla Fiera di Milano (1929) è stato installato un apparecchio per la ricezione delle immagini, col sistema Belin; la trasmissione delle immagini avviene dalla stazione radiofonica di Milano, durante un intervallo del programma pomeridiano.

Abbiamo voluto avvicinare Éduard Belin (1876 - 1963), lo scienziato notissimo per essere stato il pioniere di questo genere di trasmissioni, e gli abbiamo chiesto di illustrare, per i lettori della "Radio per Tutti" il suo sistema, che fra quelli attualmente usati è probabilmente il più perfetto. Egli ha spinto la sua cortesia fino a farci assistere ad una ricezione, spiegandoci il meccanismo degli apparecchi ed il principio su cui il suo sistema è basato.
Edûard Belin: "Sono molti anni che mi occupo di trasmissione di immagini a distanza - egli ci ha detto - utilizzando la radiotelegrafia per azionare gli apparecchi riceventi, in modo da consentire a chiunque la registrazione di ciò che viene trasmesso col mio sistema, pur che disponga di un apparecchio ricevente radiofonico e di un registratore, semplicissimo sia come principio che nell'uso. I miei studi erano piuttosto diretti agli scopi industriali della trasmissione delle immagini a distanza, che a quelli dilettantistici, e cioè per servizi pubblici di trasmissioni di fotografie, manoscritti, documenti, o per installazioni che consentissero la rapida comunicazione a giornali o riviste delle fotografie di attualità.
Ho realizzato all'uopo un apparecchio di tipo "professionale" che riceve su pellicola sensibile ciò che viene trasmesso, e che dà risultati in tutto paragonabili a quelli che si ottengono stampando con i processi fotografici una comune negativa. Con la differenza che la negativa può essere a centinaia di chilometri di distanza dalla positiva, utilizzando gli apparecchi da me realizzati...

Allorchè si è cominciata a diffondere, specialmente in Inghilterra, la trasmissione di immagini perchè fossero ricevute da dilettanti, io ero pronto a presentare un apparecchio semplice e di poco costo, che non è altro se non la riduzione del modello più grande, adattato alle esigenze dei privati, che non possono certo sobbarcarsi alla spesa di un apparecchio completo.
Ed è così che è nato il Belinografo per dilettanti, che diverrà presto un indispensabile completamento dell'apparecchio ricevente; si potranno così avere contemporaneamente le notizie di attualità e le fotografie che le illustrano, anche nei più piccoli paesi, dove i giornali arrivano con grande ritardo, quando arrivano...

(Domanda)- É stato detto da alcuni che i Suoi apparecchi non possono ricevere che le trasmissioni eseguite con il suo sistema, non consentendo, per esempio, la ricezione delle immagini trasmesse con il sistema Fullon...

(Risposta) - Questo è assolutamente inesatto! Il sistema Fullon, infatti, riceve su di un rullo che gira con la velocità di 40 rivoluzioni circa per minuto, mentre nel mio sistema la ricezione avviene a 60 giri; Ella comprende come sia semplice, cambiando un ingranaggio, un puleggia di trasmissione, ridurre la velocità del rullo, in modo da ricevere a 40 giri anzichè a 60.
Anzi, il mio apparecchio ricevente è provvisto di una puleggia in cui la trasmissione può essere spostata in modo da far compiere al rullo quaranta o sessanta rivoluzioni al minuto, appunto per consentire la ricezione col mio sistema o con quello Fullon.

(Domanda) - E quali sono i vantaggi del Belinografo rispetto al Fultografo e agli altri sistemi analoghi?

(Risposta) - I vantaggi del Belinografo sono due: una maggior velocità di rotazione del rullo di supporto per la carta sensibile. su cui avviene la ricezione dell'immagine, e quindi una maggior rapidità di ricezione; una nettezza maggiore del disegno, poichè nel Belinografo si hanno cinque linee per millimetro, mentre nei sistemi analoghi se ne hanno solo due e mezza. Le immagini ricevute col Belinografo hanno quindi un aspetto che si avvicina molto a quello di un clichè a reticolo, conservando alla fotografia tutta la plastica e la morbidezza dell'originale.

(Domanda) - La ricezione è molto complicata? Richiede una pratica speciale in chi l'adopera, o può essere fatta anche da persone non tecniche?

(Risposta) - Gli apparecchi riceventi sono di una semplicità estrema: un amplificatore speciale che si collega all'apparecchio ricevente, dopo la rivelatrice, e un apparecchio registratore che consta di un rullo metallico mosso da un movimento di orologeria, e controllato da un dispositivo di sincronismo; sul rullo scorre un ago metallico, che è quello che traccia l'immagine. Per l'impiego degli apparecchi non si ha che da sintonizzare la stazione, attendere il segnale  di inizio, e poi mettere in moto il rullo, su cui preventivamente si sarà disposta la carta, bagnata in una soluzione. Dopodichè non resta che assistere alla formazione dell'immagine, abbandonandosi a congetture su quello che si va disegnando, cosa che può dar luogo ad un gioco di società di nuovo genere!
La ricezione avviene procedendo da un lato del cilindro, quello sinistro, per linee vicinissime, che a poco a poco coprono tutta la lunghezza del cilindro, formando l'immagine completa. Terminata la registrazione, non si ha che da lavare l'immagine in acqua pura, e lasciarla seccare, come una comune copia fotografica.

(Domanda) - Il suo sistema è già stato adottato in Francia, ad uso dei dilettanti e con quali risultai?

(Risposta) - Già da qualche tempo le stazioni di Lilla, di bordeaux, di Touluse, e quelle statali eseguiscono trasmissioni col mio sistema, trasmissioni che sono perfettamente ricevute in tutta la Francia. Credo che il periodo sperimentale della trasmissione delle immagini sia ormai superato, e che essa sia già entrata nel campo pratico, come la radiofonia, di cui essa è il complemento in attesa della televisione...

(Domanda) - E durerà?

(Risposta) - Durerà... fino alla televisione, se si trasmetteranno fotografie veramente interessanti e di attualità; altrimenti, potrà interessare per la novità, ma poi finirà con lo stancare...

(Domanda) - Come la radiofonia allora! Anch'essa ha creato una quantità di malcontenti per i suoi programmi non sempre all'altezza delle esigenze artistiche degli ascoltatori!

(Risposta) - Vedo che anche Voi in Italia non siete contenti delle Vostre stazioni, che noi invece apprezziamo moltissimo; credo che questo sia un fenomeno generale, e che durerà quanto la Radio... Ma vedo che sta per iniziare la trasmissione di un'immagine...

Il rullo infatti era stato messo in azione, e l'ago che vi poggiava, disegnava una sottile riga azzurrina di varia intensità; sinchè un'immagine cominciò a delinearsi, completandosi rapidamente, man mano che l'ago si spostava sul cilindro, fino a disegnare completamente la testa di donna che riproduciamo.

L'immagine ricevuta è la testa di donna visibile tra le immagini presenti.

La trasmissione delle immagini è veramente una cosa molto interessante, ed aggiunge un nuovo fascino alle ricezioni possibili per mezzo della Radio; siamo sicuri che essa si diffonderà presto anche fra di noi, come si è diffusa all'estero, e che durerà, se l E.I.A.R. vorrà trasmetterci delle cose interessanti.

Questo articolo è stato leggermente modificato per migliore comprensione.

Da Wikipedia si apprende che questo sistema non è stato uno scherzo, ma è stato in funzione presso tutte le agenzie di stampa e vari giornali fino a metà degli anni '90.

Ringrazia l'autore se ritieni l'articolo interessante o ben scritto.